Cremazione dell'animale domestico: come fare e a chi rivolgersi
La perdita del proprio animale domestico è un momento di lutto durissimo da affrontare, soprattutto perché rappresenta comunque la morte di una parte fondamentale della propria famiglia, che sicuramente proverà un dolore e una tristezza senza precedenti.
Secondo quanto previsto dalle disposizioni nazionali e comunitarie, dopo il decesso l'animale domestico è considerato materiale di CAT 1, e dunque può essere trattato esclusivamente attraverso impianti di incenerimento o altri di categoria simile, riconosciuti dal Regolamento C.E. 1774/02.
Secondo quanto previsto dalle disposizioni nazionali e comunitarie, dopo il decesso l'animale domestico è considerato materiale di CAT 1, e dunque può essere trattato esclusivamente attraverso impianti di incenerimento o altri di categoria simile, riconosciuti dal Regolamento C.E. 1774/02. Per questo motivo la procedura più indicata, per venire incontro a chi deve far fronte a questo decesso, è la cremazione dell'animale domestico.
Cosa fare a livello burocratico passo per passo
Se il decesso del nostro animale domestico è avvenuto tra le pareti domestiche, la prima cosa da fare è quella di portarlo dal veterinario per far sì che ne accerti la morte e che possa rilasciare il certificato relativo. Se il vostro amico a quattro zampe era ad esempio un cane o un gatto provvisto di microchip allora il certificato andrà consegnato, entro 15 giorni, alla ASL di competenza e più precisamente al Servizio Veterinario per consentire la cancellazione dall'anagrafe canina.
A questo punto è possibile scegliere per la cremazione dell'animale singola o collettiva ma grazie ai centri specializzati, è possibile evitare il terribile fenomeno del trattamento delle spoglie dell'animale come se si trattasse di un normale rifiuto domestico.
Nel caso della cremazione singola, la società incaricata si occuperà di prelevare il vostro animale defunto direttamente presso lo studio del veterinario, previo pagamento di una tassa per lo smaltimento che andrà direttamente alla ditta stessa e il costo può variare in base alla città in cui si risiede. Per la cremazione collettiva non è previsto il rilascio delle ceneri. La cremazione dell'animale singola ha un costo decisamente più elevato, ma sono sempre di più le agenzie di onoranze funebri che offrono questo tipo di servizio, che include l'andare a prendere l'animale defunto direttamente al domicilio, la cremazione, la restituzione delle ceneri al suo padrone che avrà scelto anche l'urna cineraria per la conservazione.
Come avviene la cremazione dell'animale domestico
In generale, i centri che si occupano di questa pratica, effettuano una procedura che segue quanto previsto dalla legislazione vigente e dalle principali tecniche di realizzazione. Di norma, la cremazione inizia mettendo l'animale nell'inceneritore, che poi viene avviato fino a raggiungere una temperatura di servizio pari a circa 1000 gradi. A seconda della stazza dell'animale, questa fase può durare da 1 a 3 ore. Al termine inizia la fase di raffreddamento che dura circa 6 ore. Successivamente è possibile recuperare le ceneri che vengono collocate in una piccola urna di legno. L'urna viene chiusa attraverso un apposito sigillo in ceralacca.
Il padrone dell'animale sottoposto alla cremazione può richiedere l'autorizzazione di seguire le operazioni e accompagnare dunque il proprio amico fino all'ultimo momento della sua esistenza corporea.
Quanto costa una cremazione dell'animale domestico?
Come anticipato anche i costi della cremazione dell'animale possono variare in funzione di alcuni elementi, tra questi sicuramente la zona di residenza. Nelle grandi città sono diverse le realtà che offrono tale servizio, quindi c'è la possibilità di chiedere e valutare più preventivi. In linea generale una cremazione dell'animale collettiva ha un costo che si aggira intorno ai cinquanta cento euro mentre la cremazione dell'animale singola, che prevede l'accensione del forno solo per un animale, ha un costo di circa duecento trecento euro. Spese extra possono riguardare la scelta dell'urna qualora il padrone decidesse di prenderne una particolare per materiale o decorazioni.
Speriamo che il nostro articolo sulla cremazione dell'animale domestico ti sia stato utile.
Ecco come avviene per i gatti
decreto ministeriale del 23.03.94 che tratta il tema della raccolta e del trasporto dei rifiuti d’origine animale, e il decreto legislativo n°508/92 del 24.12.94, dichiarano che gli animali deceduti sono composti da materiale molto rischioso per l’ambiente e quindi vietano il seppellimento di questi ultimi in posti non autorizzati, come argini, giardini, campi coltivati.
Esistono delle agenzie funebri per animali che si occupano del trasporto, della cremazione e della sepoltura degli animali. Sono stati creati dei veri e propri cimiteri per animali, dove è possibile deporre le ceneri dell’animale morto o seppellirlo.
Alcune agenzie permettono al proprietario dell’animale morto, che può essere ad esempio un gatto, di poter assistere alla cremazione. Le ceneri sono poi racchiuse in un’urna di legno o di ceramica, che viene consegnata al proprietario dell’animale. Gli inceneritori che sono utilizzati per le cremazioni dei gatti sono provvisti di una speciale certificazione e non producono gas inquinanti nell’ambiente.
La cremazione degli animali a quattro zampe, per esempio i gatti, avviene rispettando particolari procedure che illustreremo di seguito. Il corpo del gatto è inserito all’interno del combustore, che è poi avviato e raggiunge la temperatura di circa 1000°C.
La fase di cremazione cambia in base al peso che ha l’animale e può durare da 1,5 a tre ore. Terminata quest’operazione il combustore viene fatto raffreddare e le ceneri sono raccolte e racchiuse in un’urna. Generalmente i tempi necessari per una cremazione singola sono di circa 6 ore.
Per informazioni rivolgetevi allo staff di Cattolica San Lorenzo