Comunicazione del decesso all'inps e constatazione del: a chi spetta
La constatazione di decesso è costituita dall’insieme di tutte le pratiche medico-legali che si effettuano per stabilire la diagnosi di morte e redigerne la dichiarazione delle cause, ovvero, dare inizio a un’eventuale autopsia, autorizzare il prelievo degli organi, se espressamente richiesto dai parenti del defunto e infine autorizzare la sepoltura. Non spetta di certo a parenti o amici constatare il decesso del loro caro, ma spetta ad una figura professionale, ovvero un medico.
Ci sono, ad ogni modo diversi casi di decesso, infatti non sempre quest’ultimo avviene in una struttura ospedaliera, in quanto può trattarsi di un incidente o di una morte improvvisa. Bisogna quindi sapere come comportarsi in ogni caso specifico.
Due casi di decesso da prendere in considerazione
Ci sono due casi, con due procedure diverse per la dichiarazione di morte, infatti, come già accennato sopra, non sempre il decesso avviene in un ospedale o in una casa di riposo. Ci sono delle differenze sostanziali tra i diversi casi di decesso ed è importante conoscerle, in quanto il tempo a disposizione per muovere questo tipo di pratiche burocratiche, dopo la morte di un caro parente o amico, non è molto.
Come spiegherò in seguito infatti, la constatazione di morte deve avvenire in 24 ore, per motivi sia legali che fisici.
Tenete presente, in entrambi i casi, che la constatazione di decesso non è altro che un certificato su carta semplice che il medico rilascia ai parenti del defunto che, per l’appunto, dichiara ufficialmente l’avvenuto decesso. I passi successivi non sono regolati da alcuna legge, una volta avvenuta la constatazione, iniziano regolarmente a decorrere gli adempimenti successivi.
Decesso a domicilo o in luogo pubblico
Nel caso di decesso a domicilio la constatazione di morte spetta al medico di medicina generale oppure al medico di continuità assistenziale. Nel caso in cui, però si chiami il 118 per un intervento di urgenza, allora spetta ai medici, presenti durante questo intervento, dichiarare la morte del paziente, effettuando la diagnosi. In ogni caso è importante che la constatazione sia fatta nel minor tempo possibile, perchè dall’ora dichiarata possono passare solamente 24 ore entro le quali bisogna compilare la scheda ISTAT per l’accertamento della morte.
Nel caso di decesso in luogo pubblico il procedimento è più o meno lo stesso, si dà però precedenza all’intervento del 118, nel caso in cui non sia immediatamente noto il medico di medicina di generale da consultare.
Decesso in struttura ospedaliera
Se il defunto, muore in un ospedale la constatazione, ovviamente, spetta al personale medico ospedaliero interno alla struttura. Le onoranze funebri, quindi, hanno diritto ad effettuare attività, come vestizione o collocazione in bara, solo dopo la diagnosi di morte dichiarata dal medico di turno. La refrigerazione, invece può avvenire solamente dopo l’accertamento del medico necroscopo e non prima delle 24 ore, togliendo ovviamente i casi di decomposizione o putrefazione in stato avanzato.
In caso in cui venga dichiarata “morte sospetta”, e questo vale in entrambi i casi sopra elencati, bisogna informare l’Autorità giudiziaria che si occuperà di eventuali accertamenti. Se invece il defunto è rivo di documenti e i medici sono impossibilitati a risalire alla sua identità, il documento di accertamento va inviato al Procuratore della Repubblica, che rilascerà in seguito l’autorizzazione alla sepoltura.
Comunicazione del Decesso all'INPS: Chi Deve Occuparsene?
Perdere un caro è un momento difficile, e ci sono molte responsabilità da affrontare durante questo periodo. Una di queste è la comunicazione del decesso all'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), un passo importante per gestire le questioni previdenziali del defunto. Ma a chi spetta l'incarico di effettuare questa comunicazione?
I Familiari del Deceduto
In genere, è compito dei familiari del defunto informare l'INPS del decesso. Questo può includere il coniuge, i figli, i genitori o altri parenti stretti. La comunicazione deve essere fatta quanto prima possibile, preferibilmente entro 30 giorni dalla data del decesso. È importante consegnare all'INPS tutti i documenti necessari, come il certificato di morte e la documentazione relativa alla previdenza sociale del defunto.
L'Ente di Servizio Funebre o l'Agenzia di Pompe Funebri
In alcuni casi, l'ente di servizio funebre o l'agenzia di pompe funebri può offrire assistenza nella comunicazione del decesso all'INPS. Tuttavia, è importante coordinare questa procedura con loro e assicurarsi che tutto sia fatto correttamente e in modo tempestivo.
La comunicazione di decesso all'INPS
La notifica del decesso all'INPS può essere effettuata online tramite il portale INPS o tramite una delle sedi dell'INPS. Durante la notifica, è necessario fornire tutte le informazioni richieste, inclusi i dettagli del defunto e dei familiari che effettuano la comunicazione. Inoltre, è importante informare l'INPS se il defunto stava ricevendo prestazioni previdenziali o pensionistiche, in modo che possano essere sospese o adeguatamente gestite.
In conclusione, la responsabilità della comunicazione del decesso all'INPS spetta generalmente ai familiari del defunto. Tuttavia, è possibile ottenere assistenza da enti di servizio funebre o agenzie di pompe funebri. Assicurarsi di seguire tutte le procedure richieste e di fornire tutte le informazioni necessarie per garantire una gestione adeguata delle questioni previdenziali del defunto.