Cassa da morto: scopriamo insieme le forme e la qualità
La cassa da morto è il simbolo per eccellenza del funerale. Ne esistono di numerose tipologie e prezzi: l'impresario funebre di fiducia sarà in grado di consigliare la famiglia sull'opzione migliore.
Prodotti in legno
Il legno è la scelta d'eccellenza nella costruzione della cassa da morto. Occorre infatti che questa segua la decomposizione del corpo e che, dopo 20 o 30 anni, sia possibile eliminarla con facilità. Sono varie le tipologie di legno che vengono utilizzate: dal pino e l'abete – che sono le scelte più “umili” – al mogano e al ciliegio che sono le qualità più costose. La scelta del legno influenza molto il prezzo, ma non è la sola variante che lo determina.
La forma non è affatto uguale per tutte come si crede. Alcune bare hanno cordoncini di legno che ne seguono il perimetro in basso o in alto. Altre sono lisce, più squadrate nella forma. La maggior parte gode di una larghezza superiore all'altezza – ideale – delle spalle del caro estinto mentre va restringendosi verso il basso, ma le varianti sono numerose.
Lo stesso dicasi per le dimensioni. Occorre scegliere la cassa da morto pensando anche a come il proprio caro vi potrà riposare: non sta bene che, una volta adagiato, la cassa da morto risulta visibilmente troppo corta o troppo stretta. Il produttore di casse, infatti, realizzano diverse misure adatti a tutte le corporature, dalle più minute alle più massicce.
Le decorazioni della cassa da morto
La cassa da morto, inoltre, può presentare intagli e decorazioni sui fianchi. Sicuramente i soggetti preferiti sono quelli religiosi: l'Ultima Cena, il Cristo, la Madonna o altri Santi. Alcuni modelli montano delle maniglie colorate d'oro ai lati. Tutte, indistintamente, presentano un crocifisso sul coperchio, a meno che il defunto non faccia parte di una religione diversa da quella cattolica. Inoltre, allo stesso modo, la maggior parte delle bare hanno all'interno del legno una cassa di zinco e l'imbottitura.
La cassa da morto di zinco costituisce una sorta di garanzia nei confronti degli effetti a lungo termine della morte: questo metallo permette di sigillare il corpo in un parallelepipedo ermetico senza scambi con l'esterno. Nel caso in cui sia previsto un trasporto oppure la degenza presso un deposito cimiteriale, sulla cassa da morto viene installata una valvola che favorisca quel minimo filtraggio dell'aria interna affinché i gas successivi alla morte non si raccolgano soltanto all'interno dello zinco.
L'imbottitura della cassa da morto, invece, è solo un mero simbolo di rispetto per il caro estinto, che così riposa comodamente nella seta. Sopra il corpo, viene spesso messo un lenzuolino ricamato – immancabile la croce disegnatavi – a fornire un'ulteriore protezione.